Il problema estetico nella "Critica del giudizio" (Kant)
Kant nella Critica del giudizio analizza diversi aspetti:
- la facoltà del sentimento (= facoltà del giudizio) intesa come organo dei giudizi riflettenti, i quali si distinguono da i giudizi determinati ("determinano" l'oggetto fenomenico attraverso le molteplice categorie dell'intelletto) e si distinguono in giudizi estetici e teleologici;
- afferma che il giudizio estetico nasce dal sentimento (negativo o positivo) ed esso è contemplativo e disinteressato ed è anche universale, ovvero in tutti gli uomini esiste un senso comune, il quale soglie il collegamento tra l'immagine della cosa e ne nostre esigenze di unità e finalità → la bellezza è nel soggetto che la percepisce.
- il sublime è il sentimento illimitato e si distingue in sublime matematico (grandezza della natura come oggetto) e in sublime dinamico (potenza della natura come oggetto)
- il giudizio teleologico deriva da un'esigenza insopprimibile del soggetto, il quale è portato a ipotizzare la presenza di un fine intrinseco nel mondo organico.
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