Fichte
Fichte (1762-1814), noto filosofo tedesco sostenne diverse teorie:
- L'Io è un processo creativo ed infinito;
- La natura e il mondo non possono esistere senza dipendere dall'Io;
- Il compito dell'uomo riguarda l'affermazione della propria libertà;
- L'uomo trova il suo fine nella società;
Il primo pensiero riguarda l'Io come processo creativo ed infinito, il quale si articola in tre momenti:
- TESI: l'Io pone se stesso e si rivela come attività auto creatrice.
- ANTITESI: l'Io pone il non-Io, il quale viene prodotto da sé stesso come ostacolo alla sua indispensabile attività.
- SINTESI: l'Io oppone, nell'Io, all'io divisibile un non-Io divisibile, particolarizzandosi nei singolo io empirici e finiti contrapposti alla cose del mondo.
La seconda opinione del filosofo riguarda la natura e il mondo, in particolare egli pensa che non possano esistere in modo indipendente dall'Io, il quale pone il non-Io e si determina come empirico grazie all'immaginazione produttiva.
La seguente tesi tratta del compito dell'uomo, infatti secondo il suo pensiero, il mondo esiste in funzione dell'attività umana e del suo auto perfezionamento, il quale è il primato della vita morale rispetto a quella teoretica.
L'ultima teoria riguarda il fine dell'uomo, il quale risiede nella società, la quale ha come obiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri tramite le due leggi morali:
- TRATTARE GLI ALTRI COME FINI E NON COME MEZZI.
- PUNTARE AL PERFEZIONAMENTO DEGLI UOMINI TRAMITE L'EDUCAZIONE
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