Il dualismo cartesiano e l'analisi delle passioni (Cartesio)

Il dualismo cartesiano ritiene che la res extensa sia la materia e la res cogitans si indentifica con il pensiero. Cartesio successivamente afferma che sono entrambe ben distinte ed indipendenti, infatti l'anima può continuare ad esistere anche se il corpo muore.

Tuttavia, Cartesio, individua una parte del cervello nel quale anima e corpo interagiscono ed è chiamata ghiandola pineale. L'interazione tra anima e corpo consente di unificare le sensazioni e di creare una connessione tra spirito e materia.


Il dualismo cartesiano viene applicato anche all'esistenza dell'uomo, infatti nell'individuo si possono distinguere:

  • Le azioni: dipendono dalla volontà e sono frutto dell'agire libero;
  • Le passioni: sono affezioni involontarie causate dalle forze meccaniche del corpo;
Tramite esse l'uomo deve imparare a dominare le passioni che lo rendono schiavo, in questo modo si libera dalla soggezione al corpo ed afferma il proprio libero arbitrio, il quale consiste nella saggezza.

La saggezza ha due caratteristiche:
  • dominio della ragione sulle passioni;
  • rispetta le tre massime della morale provvisoria: 
  1. obbedire alle leggi del proprio paese;
  2. seguire i dettami della ragione;
  3. vincere piuttosto se stessi che la fortuna;



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