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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Film: "Das Experiment - Cercasi cavie umane"

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Das Experiment - Cercasi cavie umane TRAMA: Dopo esser stati selezionati per partecipare a un progetto di ricerca della durata di due settimane, un gruppo di uomini accetta di interpretare il ruolo di detenuti e guardie in una simulazione della vita all'interno di una prigione statale. Con il passare dei giorni i 24 volontari si identificano sempre più nei propri ruoli: il potere li corrompe, la paura cresce e l'esperimento degenera in un terrificante incubo.   Questo film è basato un'esperimento reale attuato dal professore di psicologia Philip Zimbardo, la prigione di Stanford (1971), il quale denota il cosi detto "effetto Lucifero", chiamato così da Zimbardo. L'effetto Lucifero è quel processo psicologico, secondo il quale l'aggressività è fortemente influenzata dal contesto in cui l'individuo si trova.

domande p. 488/490/493/495/497

 domande p. 488: L'etica kantiana è considerata una forma di etica deontologica perché si basa sul concetto del dovere morale. Secondo Kant, l'azione giusta non dipende dalle conseguenze che produce, ma dalla sua conformità a regole universali e razionali. L'imperativo categorico prescrive di comportarsi sempre in modo che la propria azione possa essere universalizzata, cioè che tutti possano fare lo stesso senza contraddizione. In sostanza, significa agire sempre secondo regole che vorremmo fossero seguite da tutti, senza fare eccezioni per noi stessi. La seconda formulazione dell'imperativo categorico di Kant afferma: "Agisci in modo tale che trattando gli altri come fine e non come mezzo". In altre parole, ciò significa che dovremmo sempre trattare le persone con rispetto e dignità, e non sfruttarle o manipolarle per raggiungere i nostri fini personali. Questo principio etico ci invita a considerare gli altri come esseri degni di valore intrinseco, non solo

Il problema della morale nella "Critica della ragion pratica" (Kant)

Nella Critica della ragion pratica  Kant tratta di quattro tematiche: La legge morale è un "fatto della ragione"; La ragion pratica coincide con la volontà; L'obiettivo dell'azione morale; La moralità richiede la conformità al dovere ma anche la convinzione interiore; La prima teoria riguarda la legge morale, infatti Kant la definisce un "fatto della ragione" , in quanto è incondizionata ed universale e ha la forma del "comando" perché deve contrastare la sensibilità e gli impulsi egoistici. La teoria seguente è quella che comprende l' identificazione della ragion pratica con la volontà , che a sua volta è la facoltà che permette di agire sulla base di principi normativi, ovvero: Le massime:  prescrizioni di carattere soggettivo; Gli imperativi:  prescrizioni di carattere oggettivo , che a loro volta si suddividono in: - imperativi ipotetici; - imperativi categorici; La terza teoria tratta dell' azione morale in varie situazioni: è compi

domande testi

T3: Il tempo non può esistere in autonomia Il tempo secondo Kant, non è altro che la forma del senso interno, ovvero un'intuizione dell'essere e del proprio stato interno. Il tempo è il modo universale con cui percepiamo gli oggetti (interni ed esterni), in quanto i dati del senso esterno arrivano all'individuo solamente tramite il senso interno e quindi sono anche essi organizzati secondo la forma a priori della temporalità. Kant utilizza questa espressione per sottolineare il fatto che secondo la sua opinione il tempo sia uno dei filtri della sensibilità con cui percepiamo le cose e di conseguenza esso non può appartenere a nessun oggetto. L'intuizione, nel contesto della filosofia kantiana, è volta a rinviare a rappresentazioni singolari o particolari. La concezione kantiana del tempo differisce da quella di Newton in quanto, Kant considera il tempo come un filtro della sensibilità con cui si percepiscono le cose e per questo motivo non è una prerogativa di nessun og